mercoledì 28 agosto 2013

Tacchino contadino con papavero


Ingredienti per due persone
- 250 gr circa di tacchino
- 1/2 peperone grosso giallo o rosso (o entrambi a piacimento) oppure 1 piccolo
- 1/2 zucchina
- 1/2 tazzina d'acqua
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- semi di papavero
- olio di oliva q.b.
- sale

Lavate bene il peperone e la zucchina e tagliateli a cubetti. Nel frattempo fate scaldare l'olio di oliva in una padella capiente o per chi è più comodo può usare la wok. Unite il peperone e la zucchina e fatela cuocere a fiamma di media intensità, aggiungete 1/2 tazzina di acqua e coprite con il coperchio e lasciate cuocere.
Nel frattempo tagliate il tacchino a bocconcini o a listerelle.
Dopo pochi minuti le verdure inizieranno a sfrigolare, tenetele costantemente girate in modo che non si attacca, non aggiungete niente e lasciate che le verdure diventino dorate NON bruciate mi raccomando :-D.

Una volta che le verdure si sono dorate e sono diventate compatte, unite il tacchino precedentemente tagliato, salate e unite il vino bianco. Lasciate cuocere per circa 10-15 minuti a fiamma bassa e fin tanto che il vino si sarà riassorbito. Poco prima di spegnere unire i semi di papavero ed amalgamare bene il tutto. 

Servite ben caldo.

Buon appetito!

sabato 3 agosto 2013

Backup Tour

Milano, 20 giugno 2013. Stadio di San Siro.
Eravamo in cinquantamila, nonostante il caldo, nonostante la pioggia, nonostante fosse la seconda serata in quello stadio immenso.
E' stato un concerto meraviglioso ed il merito è solo ed esclusivamente di Lorenzo, uno tra i più amati artisti italiani.

É stata la mia prima volta sul prato verde di San Siro, ma non il mio primo concerto di Jovanotti, dal mio primo live sono passati 7 anni.
Dopo quattro concerti, posso dire che ogni volta adoro sempre di più questo artista. Allo Stadio Senigallia di Como per il Safari Tour 2008 ho anche avuto la fortuna e l'onore di essere proprio sotto al palco.


Lorenzo, 47 anni, nei suoi 26 anni di carriera musicale è passato da testi leggeri, come le orecchiabili "gimme five al right " e "Sei come la mia moto sei proprio come lei", a pura poesia con "A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo" e "Sbocciano i fiori sbocciano, e danno tutto quel che hanno in libertà, donano non si interessano, di ricompense e tutto quello che verrà." per citare due tra le mie canzoni preferite.
Questo tour, come questo album è la celebrazioni di tutta la sua carriera e riassume perfettamente i mille volti e le mille anime di questo artista. Si passa da attimi in cui si canta a squarciagola e si balla tutti sotto lo stesso ritmo a momenti da accendino ed emozione.


La lista delle canzoni che ci hanno accompagnato per due ore e mezza sono:
  • Ciao mamma - "Che bello è, quando lo stadio è pieno e la musica, la musica riempie il cielo.." Il tour degli stadi poteva partire solo con questa canzone.
  • Megamix
  • Gimme Five
  • Non m’annoio
  • Tensione evolutiva
  • Safari
  • La mia moto
  • Serenata rap
  • Tutto l'amore che ho
  • Gente della notte, La notte dei desideri, La notte dei Miracoli, Certi notti, Una notte in Italia, Notte prima degli esami, L'uomo in frac
  • Ti porto via con me - Nel video si ha una vaga idea dell'energia che riempiva lo stadio
  • Ora
  • Le tasche piene di sassi
  • Terra degli uomini
  • Tanto Tanto Tanto
  • Io danzo
  • Muoviti muoviti
  • Una tribù che balla
  • Bella
  • Raggio di sole
  • Baciami ancora
  • A te
  • Il più grande spettacolo
  • L'ombelico del mondo
  • Ragazzo fortunato
  • Penso positivo
  • Estate
Oltre a veder scorrere la sua carriera, ogni canzone riporta indietro nel tempo anche me.
Mi torna alla mente quel sabato mattina passato in sala di incisione a cantare "questo è l'ombellicoooo del mondoooo", ricordo me stessa bambina che sapeva a memoria tutte le parole di "Estate 1992", mi ricordo di quel ragazzo che aveva fatto battere il mio cuore tanti anni fa, oppure ricordo quella sera, quella del mio ventiseiesimo compleanno, in cui la tua amica si è presentata da me emozionatissima e con un anello di fidanzamento al dito (eh si Lory parlo di te e indovina a quale canzone mi riferisco...).
Ogni canzone in qualche modo è legata a un piccolo pezzettino della mia vita.


Jovanotti ha chiuso il concerto con una frase che mi ha davvero colpito. 
Ha ringraziato tutti e ha aggiunto che se lui avesse lasciato nel cuore di ognuno di noi, lì presenti quella sera, lo 0,000001% di quello che noi abbiamo dato a lui, si sarebbe considerato l'uomo più felice e fortunato del mondo.
Secondo me ce l'hai fatta! Anzi, non ci hai dato solo una così piccola e insignificante percentuale, ma molto, molto di più.

Grazie Lorenzo!