giovedì 20 giugno 2013

Le scommesse: opportunità o dannazione?

Ultimamente sono diventate tristemente celebri nel mondo sportivo per via del coinvolgimento di alcuni addetti ai lavori.
Sì, parliamo di scommesse! Chi di voi appassionati sportivi al termine di un grande evento non ha mai pensato: ci avrei scommesso che sarebbe finita così!
E allora perché non provarci, approfittando del proliferare di siti che promettono le quote migliori e imperdibili bonus!

Bastano pochi click per completare la registrazione, effettuare il primo deposito ed avviare il sogno di un arricchimento facile. Scommesse singole, multiple, live, calcio, tennis e persino l'hockey su prato..ce n'è davvero per tutti i gusti!
Ma è davvero possibile realizzare dei guadagni corposi o è maggiore il rischio di arrivare alla dipendenza?

Forse la risposta sta nel mezzo, si tratta di un gioco e come tale va affrontato, con lo spirito giusto e senza farsi prendere troppo la mano! Perché come è facile indovinare qualche pronostico è altrettanto semplice trovare una sequenza sfortunata.

Perciò ben venga tentare la sorte con le scommesse, aggiungendo un pizzico di pathos alla visione dei grandi eventi sportivi, ma ricordandosi che si tratta sempre e solo di un passatempo divertente più che di una scorciatoia verso la ricchezza!


mercoledì 19 giugno 2013

Merluzzo al profumo di limone e menta



Ingredienti per due persone
4 pezzi di filetti di merluzzo
un paio di ciuffetti di menta
1/2 cipolla
1 limone e mezzo
olio di oliva
farina
1 bicchiere di vino bianco
sale q.b.
2 tazzine di brodo di verdure o acqua


Predisponete gli ingredienti come sopra indicato. Su un piatto disponete un pò di farina e infarinate i filetti di merluzzo.


Una volta infarinati tutti i filetti, disponeteli su una teglia da forno unta con dell'olio di oliva. Tagliate a fette 1/2 limone in modo da ottenere 6 fette. Copriteli con una foglia grossa di menta ben lavata e una fetta di limone per ogni filetto come da foto. Le 2 fette di limone e i ciuffetti di menta teneteli da parte per dopo. Spremete il limone e irrorate i filetti con il succo di limone e 1 bicchiere di vino bianco. Salate ed infornate in forno ben caldo a 180 gr per circa 25 minuti. Tenete a disposizione 2 tazzine di brodo vegetale o altrettante di acqua.


Nel frattempo fate sbollentare 1/2 cipolla. Una volta che l'acqua bolle lasciate nel tegamino a fuoco vivo per circa 5 minuti. Scolate e mettete in un frullatore ad immersione con 2 cucchiai di acqua di cottura e 2 foglioline di menta. Frullate il tutto.


Una volta che il tutto è cotto cospargete una parte di composto di cipolla sul fondo del piatto, posizionate sopra due filetti di merluzzo e guarnite con il ciuffetto di menta e la fetta di limone tagliata a metà.

Buon appetito!

Che cos'è?

Ciao a tutti,
questa settimana vi chiedo se sapete dirmi a cosa serve questo bellissimo utensile :-D soprattutto divertente


Domani vi mostrerò per cosa l'ho usato!
A presto!

martedì 18 giugno 2013

11/03/2011 - Per non dimenticare

L'11 Marzo 2011 un violento terremoto con conseguente tsunami ha colpito il Giappone. Il terremoto ha lasciato dietro di sé una scia di 30.000 vittime ed il rischio di un disastro nucleare.

Tutti ne abbiamo sentito parlare al telegiornale, ne abbiamo letto sui quotidiani o su internet. Dietro le notizie che ci hanno raccontato, però, ci sono le storie di chi ha vissuto in prima persona questo cataclisma e ne ha pagato, sulla propria vita, le conseguenze.
Persone che, non troppo diversamente da noi, vivevano la propria vita e d'improvviso si sono ritrovate con la terra che gli tremava sotto i piedi e la consapevolezza che tutto sarebbe cambiato.

Noi di Pacchia Vera vogliamo condividere con voi la storia di Kamaishi, di Ayako e della sua famiglia e di un gruppo di italiani, che pur trovandosi a diecimila chilometri di distanza, ha cercato una via per aiutarli.

Kamaishi prima del terremoto (destra) e dopo (sinistra)

Kamaishi è una piccola e splendida cittadina sul mare di quarantamila abitanti, che si trova nel nord-est del Giappone.
Kamaishi, colpita duramente dal terremoto, è anche la città in cui è nata e cresciuta la nostra amica Ayako.
Aya, che ho conosciuto nel 2010, è una persona che trasmette tanta gioia e allegria, ha un sorriso contagioso ed è impossibile non affezionarsi a lei.

La casa di Aya

Quando c'è stato il terremoto Aya si trovava a Tokio, lontana dalla sua famiglia. "Per la prima volta nella nostra vita ci siamo trovati di fronte alla situazione in cui dover trovare e sperare di trovare i propri familiari, i propri amici, vivi. Quelle situazioni in cui speri di non dover trovarti mai, quando i tuoi cari diventano solo dei nomi da cercare insieme a mille altri...a noi la disperazione ci ha presi, però la speranza non è mai svanita, soprattutto grazie al supporto degli amici" racconta Aya ricordando quei momenti. La nostra amica ha dovuto aspettare due giorni, che le saranno sembrati eterni, per sapere che tutta la sua famiglia stava bene.

Aya viene da una famiglia di pescatori ed ha rischiato davvero di non riabbracciare tutti i suoi cari. Hiroshi, il fratello di Aya, e suo padre, con lo tsunami in arrivo hanno avuto il coraggio di prendere la loro barca e andare a largo per evitare di perderla.
Forse si potrebbe pensare che, invece che coraggio, la parola giusta da utilizzare sarebbe incoscienza. Rischiare la propria vita per una barca? Solo un folle potrebbe arrivare a tanto! 
Ovviamente è facile giudicare una scelta così estrema, per chi ha le proprie certezze e vive un'esistenza tranquilla. 
Invece, solo una persona coraggiosa avrebbe potuto pensare di rischiare la propria vita per garantire un futuro alla sua famiglia, per permettere ai propri cari di continuare a vivere una vita dignitosa, per avere un lavoro, per rimettere insieme i pezzi contando solo ed esclusivamente sulle proprie forze.
Il peschereccio della famiglia di Aya

Il papà, il fratello di Aya e la loro barca, dopo la tempesta, hanno attraccato al porto di Kamaishi sani e salvi. Solo tre delle cento navi registrate in città sono uscite indenni dal terremoto.
Hiroshi si è fortemente impegnato sia a ricostruire la sua città sia a supportarne moralmente gli abitanti.

Per aiutare questa piccola cittadina, Kumiko (di origini giapponesi, ma nata e cresciuta a Milano e attualmente residente a Londra) con il contributo di sua sorella Ryoko, di tutta la loro famiglia e dei miei amici Lory&Pierpa, ha lanciato l'iniziativa Kamaishi Support Italy per raccogliere qualche fondo e fornire, anche a distanza, un aiuto concreto per aiutare i kamaishiesi a riprendere in mano la propria terra e la propria vita.Ora, a distanza di due anni, è nata l'iniziativa "Per non dimenticare".

Il peschereccio uscito indenne dal tsunami di due anni fa, non ha più una bandiera.
Per un pescatore giapponese, la TAIRYOU BATA (questo è il nome della bandiera) della sua nave ha un significato profondo. Gli viene regalata da parenti, amici e conoscenti durante una cerimonia che si tiene ad agosto per supportare e augurare una grande pesca per l'anno successivo.
Quindi, come auspicio e aiuto di buona fortuna, l'iniziativa "Per non dimenticare" sta raccogliendo i fondi per realizzare questa bandiera.
La Tairyou Bata verrà disegnata da Aya, che inserirà anche i nomi di chi ha aiutato e supportato Kamaishi. Ad agosto Ryoko andrà in Giappone in rappresentanza dell'Italia e consegnerà personalmente la bandiera a Hiroshi.

I colori della Tairyou Bata richiamano i nostri colori nazionali 

Il costo di realizzazione della bandiera è di 40000 yen, che corrispondono a circa 350 euro. Nel caso vogliate partecipare, sul gruppo facebook Per non dimenticare troverete tutte le informazioni per contribuire in prima persona.

Io il mio aiuto l'ho dato. Quando vengono istituite delle raccolte di denaro, tendo sempre ad essere un po' scettica, in quanto non si ha mai la garanzia che i fondi arriveranno effettivamente a destinazione. Vorrei quindi, ringraziare Kumiko, Aya e Lorena per avermi dato la possibilità di aiutare davvero il Giappone.
E ovviamente le ringrazio per aver contribuito alla stesura di questo articolo.

mercoledì 12 giugno 2013

Carosello a crudo

Ecco qui come promesso ieri sera ho fatto il carosello 'a crudo'.
Ho tagliato a rondelle il carosello. Ho messo sul piatto le fette ben distese e cosparse di sale. Lasciate a riposo per 20 minuti.
Nel frattempo ho tagliando a cubetti i pomodorini.
Una volta trascorsi 20 minuti ho cosparso sopra al carosello i pomodorini e conditi con un pizzico di sale, olio extravergine di oliva e glassa di aceto balsamico. Questo è il risultato


Buon appetito!

martedì 11 giugno 2013

Carosello

Chi conosce il 'Carosello' ?


Beh direi che poiché non provengo da una cultura gastronomica pugliese, non l'avevo oltre che mai mangiato neppure mai sentito.. e così vedendolo al supermercato l'ho comprato.

Ma come si consuma? bel dilemma.. cotto? crudo?

Poiché ho saputo che possono essere una variante di cetriolo, proverò ad applicare le poche regole insegnatemi da mia mamma. Tagliarlo a pezzetti o fettine.. ci penso dato che è bello cicciotto, cospargerlo di sale e lasciarlo a riposo per un 15 - 20 minuti anche 30 non fa male... Poi dovrò pensare come condirlo o fare...

Poiché non sono un pozzo di saggezza, ecco uno stralcio da Wikipedia..

[...] Cenni sulla coltivazione e consumo si possono trovare tra alcuni documenti, tra i quali si possono citare l'"Apprezzo alla città di Gravina" del 1608, in cui si parla di "cocumeri", con riferimento probabilmente ai caroselli, e quelli che riportano gli alimenti consumati nel seminario di Otranto nel 1833, nei quali si rivela che nel periodo giugno-agosto sono servite le cosiddette "poponelle", voce che sta ad indicare un tipo di carosello. [...]
La regione Puglia ha inserito il carosello nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani col nome di carosello di Manduria.
Questo il link degli ortaggi tipici Pugliesi:
http://www.ortaggipugliesi.it/index.php?carosello-e-barattiere

Stasera lo proverò per voi e poi vi dirò :-)

A presto!

lunedì 10 giugno 2013

Inventarsi il lavoro in tempo di crisi - Tabbid?

Mi piace confrontarmi con persone anche molto diverse da me, che vivono, sentono, si comportano in modi che percepisco lontani dal mio ego, dai miei interessi.
Credo che confrontarsi sia un modo per arricchirsi e che tutti abbiano delle cose da insegnarci.
E così, stasera correndo al parco, ascoltavo rapita i racconti pieni di entusiasmo della mia amica E. , una ventenne coraggiosa che a breve farà una scelta importante che le cambierà del tutto la vita, con il fervore e la gioia di chi sa, anche così giovane, qual è la strada che finirà per renderla una persona felice.

E mi chiedevo io, come farei, ad avere il coraggio di vivere serenamente una scelta che sì, è tutta un sogno, ma ti lascia poche certezze, in primis purtroppo, quella di vivere alla giornata, dovendosi magari volta per volta inventare un lavoro.

Tornando a casa con questo pensiero, leggo una mail di quello che mi piace definire un po' il mio mentore ... Luca. Lui non sa ancora di questa definizione. Ma con tutti gli spunti e la fiducia che regala ogni giorno a noi di Pacchia Vera, ci stimola a cercare il meglio. Io spero sempre che là fuori qualcuno mi legga, ma avere qualcuno che crede in te è importante.

E Luca scrive: "....Amici di Pacchia Vera, perché non preparare un articolo sul nuovo social Tabbid??..."

Stasera avrei optato volentieri per il relax. Ma la mia amica più Luca, sommati al fatto che mi piace non raccontarvi cose scontate che sanno tutti, mi hanno fatto pensare: devo trovare il tempo per scrivere subito! L'ispirazione infatti c'è già! E domani richiamo la mia amica e le dico che deve iscriversi anche lei a Tabbid! Subito!!!

Cercherò di essere chiara e concisa.

Quante volte avete pensato: "Come vorrei avere un amico mago dei pc!", "ah, vivere da sole è pacchia vera, il divano è sempre libero, ma quando il lavandino è otturato mi manca un uomo!", "Vorrei tanto avere delle caprette per non tagliare questa maledetta erba del giardino!", o ancora "Se conoscessi di persona il Pacchia Vera Team, sarei una persona felice! Penserebbero loro a dire caXXate, ehm... amenità... tutto il tempo alla festa di compleanno di questi marmocchi!"

La soluzione a tutti i vostri contrattempi quotidiani, sta nascendo! Conosciamola, e diamole una mano!

Tabbid è ciò che permetterà a voi, di armarvi di birra, film, patatine, tavolino per appoggiare i piedi, e ovviamente poltrona! Contemporanemente, permetterà a qualche volenteroso ma sfortunato artigiano di barcamenarsi in un momento non proprio roseo! 
Il tutto per pochi euro! 
Tutto contrattabile, verificabile, accertato e referenziato. 
La domanda la fate voi! L'offerta potete sceglierla!

Voi pubblicate (gratis) le opportunità! Voi fissate il prezzo, a partire dai 10 euro! Che cosa chiedere di più?

Esempio: "Voglio un dog sitter per domani - 20 euro" (ho sparato, non avendo un cane, non so quanto possa essere verosimile il prezzo).

Bene, a questo punto, ecco i passi:

1. Mi collego a https://www.tabbid.com/ e mi registro, inserendo i soliti dati anagrafici. Oppure ancora più facile, faccio la login alla piattaforma direttamente con l'onnipresente profilo di Facebook.
2. Scelgo l'opera tra le categorie presenti: tuttofare/supporto/faccende di casa/consegne/computer/altro.
3. Compilo il form, scegliendo l'area geografica della prestazione, il titolo ("Dog Sitter"), la descrizione "Cercasi dogsitter per golden retriever ... ecc ... non avendo cani, lascio sempre compilare a voi...", la data di prestazione d'opera, il luogo, il prezzo che si intende pagare, eventuali note/foto.
4. Clicco sul tasto pubblica annuncio. Facile! a questo punto?

Ora inizia la parte interessante. Verrete contattati dai Tabbiders: i prestatori d'opera.
Vi proporranno le loro offerte, e li valuterete in base alla richiesta economica ed alle referenze lasciate da chi ha usufruito dei loro servizi prima di voi.
Quindi io credo abbiano anche tutto l'interesse a fare un buon lavoro ad un prezzo ragionevole!
Ovviamente per le scelte migliori, vale il buon senso che già utilizzate per comprare su EBay o per cercare un locale su Trip Advisor.

Ovviamente dovete anche pensare a non evadere il fisco e farvi rilasciare una ricevuta :)
Pacchia Vera è quando tutti pagano le tasse! Sempre e comunque!

A questo punto, non vi resta che usufruire della prestazione d'opera, pagare (dopo!!! e online!!) e valutare sulla piattaforma Tabbid chi ha lavorato per voi, aiutando così i prossimi consumatori!

Pacchia Vera secondo me è sfruttare le opportunità che ci offre il web, è essere autonomi, avere del tempo libero, non dipendere da amici e parenti, e contemporaneamente usufruire di professionisti che altrimenti avreste avuto difficoltà maggiori a reperire! Per non parlare del fatto che, per uscire dalla crisi, dobbiamo riuscire a crearci nuove risorse e opportunità, e inventarci anche il lavoro!

Magari dareste una mano a dei giovani volenterosi ed entusiasti che si stanno reinventando, come l'amica di cui parlavo all'inizio.

Io direi che vale la pena di provare.

PS: Mi piacciono i cani ma non ne ho mai avuto uno. Se vi serve un dogsitter, pensatemi. Gratis. Poi quando avrò più esperienza, mi troverete su www.tabbid.com.

Tiziana

domenica 9 giugno 2013

Le piramidi lombarde - Montevecchia


Avreste mai immaginato che esistono delle piramidi talmente vicine a noi? Qual è più in generale, il loro mistero, rimasto immutato negli anni?
A queste domande, Pacchia Vera non può rispondervi.
In compenso, possiamo darvi qualche dettaglio.

Potete trovare le nostre "piramidi casalinghe" a Montevecchia, un piccolo fortunato comune in provincia di Lecco, recandovi all'interno del Parco del Curone. Quante sono? 3, esattamente come le più note piramidi di Giza! e ........ come loro, la disposizione rispecchia le stelle che formano la costellazione di Orione.

Guardate da Google:


Ma..............da dove arrivano??

Chiunque le abbia costruite ha lavorato tanto. Sono comunque alte tra i 40 e i 50 metri. Onore ai lombardi!

No, non temete, nessuno è arrivato dal sud o da altri paesi per essere schiavizzato portando blocchi di pietra! Checché se ne dica, della Lombardia patria della Lega ecc.... qui si vivacchia pacchiosamente!! Lo dice una figlia di calabresi doc :D

E allora, come nascono queste costruzioni?

Semplicemente, sembrerebbe si tratti di una formazione naturale rocciosa, plasmata man mano sapientemente da mani umane.

Un'opera tra il naturale e l'artificiale ecco. Frutto della nostra terra sorprendente e di laboriosa fantasia umana! Un mix quantomeno interessante!

A quando sono datate queste costruzioni? Sembrano essere parecchio longeve, potrebbero risalire al 3400-3300 AC.
Come le cose migliori, come anche la Pietà di Michelangelo......la terza è purtroppo rimasta incompiuta. Ma io credo che sia comunque interessante visitare qualcosa in via di costruzione, e immaginare il lavoro che c'è dietro, che porta a tutta la magnificenza dell'opera compiuta.

Ma chi è stato? Sicuramente non la stessa mano che ha portato a termine le più famose piramidi egizie. Si narra sia comunque un unico originale ceppo a essere a capo di tutto, con la stessa cultura, tramandata da popolazioni che con il tempo si sono diffuse in territori vastissimi, praticando l'agricoltura, venerando il sole, gli astri, gli stessi miti.

Non voglio darvi altre spiegazioni tecnico/storico/scientifiche perché, pur essendo una persona curiosa e informata, non arrivo comunque a assumermi ruoli che non mi spettano. Vi rimando per dettagli in merito, al più sapiente Google!

Ma vi consiglio anche questo sito, per foto e video: http://www.luoghimisteriosi.it/lombardia_montevecchia.html

Pacchia Vera poi è anche dirvi che ci sono piramidi anche in Sicilia e in Sardegna, lo sapevate?
Monte d'Accoddi vi dice nulla? Pietrapezia?

Tutto questo, per arrivare forse a capire che siamo tutti molto più uguali gli uni agli altri, di ciò che crediamo.
Il mondo è la nostra patria, abbiamo un'unica origine, sarebbe bello ricordarlo più spesso.

Tiziana

giovedì 6 giugno 2013

Polpettine al sugo

 

Ingredienti per due persone
olio di oliva
500 gr. di carne trita scelta
1 carota
1 uovo
1/2 cipolla o 1 spicchio d'aglio
prezzemolo
sale q.b.
1 lt di salsa
brodo di verdure o acqua a disposizione

Accessori utilizzati
1 casseruola larga con bordi un po' alti
1 pinza per polpettine


Preparate gli ingredienti a disposizione come nell'elenco indicato sopra. Tritate con mezzaluna o per i più pigri con un piccolo frullatore, la carota, il prezzemolo e la cipolla. Io di solito uso mettere un bello spicchio d'aglio ma dato che ci può essere qualcuno che non lo digerisce farlo con la cipolla (1/2 cipolla piccola) può risultare più leggero.


Unite il trito di verdure con la carne trita e salate. Unite un uovo e iniziate ad amalgamare tutti gli ingredienti. Vi consiglio di farlo a mano senza usare forchette perchè cosi gli ingredienti si amalgamano molto meglio. Una volta che il composto è ben amalgamato ho preso la pinza per dosare la quantità di carne e per fare le polpettine tutte uguali. Potete tranquillamente farlo a mano libera dosando la giusta quantità di carne per non fare le polpette troppo grosse ma neppure troppo piccole.


Nel frattempo mettete sul fuoco la casseruola unta da due cucchiai d'olio e con la salsa. Salate la passata e fate cuoce coperta a fiamma bassa. Fate tutte le polpettine. Con 500 gr di carne trita ho fatto 18 polpettine.


Una volta fatte tutte le polpettine sarà passato circa 10 - 15 minuti e nel frattempo la salsa avrà già iniziato a cuocere. Immergete le polpettine nel sugo e prima di coprire con un coperchio aiutandovi con un cucchiaio ricoprite le polpettine con la salsa. 20-30 minuti per la cottura a fiamma bassa. Tenete a disposizione acqua o brodo di verdure per aiutarvi se vi si dovesse asciugare troppo.


Buon appetito!

martedì 4 giugno 2013

Che cos'è?

Ciao a tutti,
vediamo un pò, qualcuno mi sa dire cos'è questo utensile?


Domani vi mostrerò per cosa l'ho usato!

A presto!